Venerdì 20 e sabato 21 febbraio, al Teatro Politeama, all’interno del programma della stagione concertistica 2014-2015 dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, si terranno due concerti che vedranno protagonista un direttore d’orchestra di fama internazionale, il sicilianoSalvatore Percacciolo. Durante i due concerti verranno eseguiti brani di tre compositori: Giovanni Bottesini e gli austriaci Christoph Willibald Gluck e Franz Joseph Haydn; quest’ultimo padre del “classicismo viennese” insieme a Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven.
Salvatore Percacciolo
Dopo aver iniziato a soli 4 anni a suonare il pianoforte, il maestro Percacciolo, si è iscritto al conservatorio di Messina per proseguire gli studi in composizione al conservatorio di Palermo. Successivamente ha completato gli studi in direzione d’orchestra a Firenze con Piero Bellugi e a Helsinki con Jorma Panula. Inoltre, lo scorso anno, ha partecipato ad una selezione internazionale ed è stato scelto dal maestro Lorin Maazel per ricoprire il ruolo di conductor fellow al Castleton Festival in Virginia. Durante il festival, ha sostituito Maazel, venuto a mancare proprio in quel periodo, nel Don Giovanni di Mozart. Anche l’edizione del festival di quest’anno, sotto la direzione artistica della famiglia di Maazel, vedrà la presenza del maestro Percacciolo che dirigerà un concerto sinfonico e un dittico che comprende un’opera in prima assoluta mondiale di Derek Wang e “L’Heure espagnole” di Maurice Ravel.
“Nonostante le mie esibizioni in giro per il mondo- ha affermato il maestro Salvatore Percacciolo- da siciliano tornare a Palermo è sempre una grandissima emozione. L’Orchestra Sinfonica Siciliana, inoltre, mi fa ricordare quando studiavo al conservatorio qui a Palermo e ogni venerdì sera andavo ad assistere ai loro concerti. Negli ultimi anni, questa gloriosa istituzione, è stata investita da una forte crisi risultato di una politica italiana anti-culturale. A tal proposito faccio un appello a tutti i giovani siciliani, e non solo, per invitarli a riempire sempre più i teatri e le sale da concerto di questa meravigliosa terra e per iniziare una vera e propria rivoluzione culturale partendo dalla musica, linguaggio universale ricco di grandi emozioni, gioie e dolori espresse senza la necessità di utilizzare Google Translator.”
